Raffaello Sanzio (Urbino, 1483- Roma, 1520) è considerato, insieme a Leonardo e Michelangelo, uno dei più grandi artisti del Rinascimento italiano.
Era figlio d’arte, suo padre Giovanni Santi (da cui deriverà il cognome “Sanzio”) era un noto artista nonché padrone di una fiorente bottega ad Urbino, importante centro artistico dell’epoca. Raffaello, tuttavia perse il padre all’età di 11 anni; la madre era venuta a mancare quando di anni ne aveva appena otto. L’apprendistato di Raffaello avvenne a Perugia, nella bottega di Pietro Vannucci, detto “Il Perugino”, uno dei più noti artisti del XVI secolo. Il giovane artista dimostrò un talento precoce tanto che, ancora diciottenne, gli vennero commissionate opere dai più importanti signori umbri. È negli anni perugini che strinse amicizia con il Pinturicchio, all’epoca già un artista affermato. A ventuno anni Raffaello decise di trasferirsi a Firenze, affascinato da quanto si diceva sulle opere di due artisti molto noti della città toscana: Leonardo e Michelangelo. Risale a questo periodo la serie delle Madonne col Bambino, uno dei soggetti al quale Raffaello pare fosse particolarmente legato (secondo alcuni, per via della tragica scomparsa della madre quando era ancora bambino). Fu con la chiamata a Roma di papa Giulio II che Raffaello, appena venticinquenne trovò la sua consacrazione, affrescando le Stanze papali. Per farlo decise di ispirarsi alle quattro facoltà delle università medievali: teologia, filosofia, poesia e giurisprudenza per dare vita ad uno dei dipinti più celebri del Rinascimento: la Scuola di Atene (1509-1511). Oltre ad essere un grande artista, Raffaello si dimostrò anche un attento imprenditore. La sua bottega a Roma lavorava come una vera e propria “squadra” formata non solo giovani apprendisti ma anche da artisti affermati, così da poter portare avanti diversi progetti contemporaneamente.
Raffaello fu anche un importante architetto: dal 1514 lavorò al progetto della Basilica di San Pietro in Vaticano (cantiere al quale si dedicò anche Michelangelo dal 1546). Madonne, soggetti sacri, ritratti di uomini illustri, sono moltissimi i capolavori di Raffaello che meriterebbero un approfondimento. Sicuramente va ricordato il dipinto Lo sposalizio della Vergine (1504), la prima opera firmata da Raffaello. Creato per la cappella di San Giuseppe nella chiesa di San Francesco a Città di Castello, si trova oggi nella Pinacoteca di Brera a Milano. Raffaello morì la notte del venerdì santo del 1520, a soli 37 anni. I contemporanei affermarono che al momento della morte una crepa scosse i palazzi vaticani e il cielo si riempì di nuvole scure, come se il mondo avesse perduto una divinità. Il suo corpo oggi è conservato nel Pantheon.
La “Sacra Famiglia con l’Agnello” si trovava nella collezione Falconieri a Roma, da dove passò, probabilmente nel Settecento, all’Escorial, per poi confluire al Prado con le collezioni reali, nel 1837. Ne resta un disegno preparatorio all’Ashmolean Museum di Oxford. L’opera ebbe un discreto successo, testimoniato da numerose copie antiche. In un incantato paesaggio campestre, punteggiato da colline digradanti, alberelli e segni della presenza umana, la Sacra Famiglia è organizzata in una composizione piramidale di traverso, col Bambino su un agnellino in basso a sinistra, Maria che fa per prenderlo abbassandosi e Giuseppe in piedi dietro di lei, mentre si regge, pure piegato, al bastone.
L’agnello è un simbolo del sacrificio di Cristo, presente anche in altre opere simili, come la Sant’Anna, la Vergine e il Bambino con l’agnellino di Leonardo da Vinci. A Leonardo rimandano dopotutto alcuni particolari, come l’articolazione della composizione o le specie botaniche in primo piano, al suolo. Dal maestro di Vinci Raffaello si discosta però imprimendo un maggior dinamismo, una naturalità più evidente di gesti, sguardi e attitudini e una diversa preferenza verso i colori ricchi e brillanti, spalmati in campiture chiaroscurate con profondità che danno un respiro plastico e monumentale ai soggetti.
Dati dell’opera originale
Video della realizzazione dell’opera
Fotogallery della realizzazione dell’opera
Caratteristiche dell’opera
Tecnica: Pictografia ad olio su tavola con applicazioni in foglia oro
Anno di realizzazione: 2020
Quantità: 999 pz.
Cornice: Legno massello intagliato con doratura in foglia oro
Misura quadro: cm 40×28
Misura esterno cornice: cm 57×45
Misura fascia cornice: cm 8,5
Spessore cornice: cm 4 (cm 4,5 con gancio a scomparsa)
Realizzazione: a cura della Bottega Tifernate
Caratteristiche del volume
Titolo: Le Madonne di Raffaello
Formato: 240 x 336 mm.
Interno: 384 pagine stampate 4c x 4c su carta patinata opaca da 150 gr, foto in alta risoluzione a piena e doppia pagina.
Copertina: in materiale tipo ecopelle bianco, con trancia metallizzata su piatto, dorso e retro.
Legatura: cartonato cucito, risguardi applicati, dorso tondo con capitelli.
Cofanetto: rivestito in materiale bianco tipo ecopelle, con trancia metallizzata su piatto e retro.