Officium Beatae Mariae Virginis di Anna Sforza

Officium Beatae Mariae Virginis di Anna Sforza

RIPRODUZIONE IN FACSIMILE TIRATURA LIMITATA E NUMERATA UNICA AL MONDO Su concessione del MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI

Officium Beatae Mariae Virginis di Anna Sforza 2Raffinato esempio di Offiziolo, riccamente miniato, del XV secolo, in latino arcaico. Destinato a soddisfare un gusto tutto femminile per l’accuratezza delle lunghe e ondulate chiome delle sante raffigurate, fu composto per la giovane Anna Sforza, che nel 1491 divenne sposa di Alfonso I d’Este.

LE MINIATURE
Le 12 miniature si presentano all’interno di una cornice dorata arricchita da un bordo di colore rosso o blu. Nelle miniature sono rappresentate Sante dai lunghi capelli, Santi, episodi della vita della Vergine e di Gesù.
11 grandi iniziali figurate, o decorate con ornamentazione floreale, sottolineano l’inizio delle varie parti di cui l’officio è costituito.
La miniatura, dai toni caldi e vivaci, presenta echi dello stile del lombardo Bernardino Zenale, le forme architettoniche in prospettiva, espressione del Rinascimento, riflettono l’influenza di Leonardo e di Bramante,  presenti a Milano a fine 400. I visi delle sante sono delicatissimi e dolcissimi, ma tutti con una stereotipata espressione sorridente. Nelle immagini si persegue e si raggiunge la bellezza, quella stessa bellezza spirituale, unica e misteriosa, che ritroviamo nelle figure femminili di Leonardo. Lo splendore delle corti dei Visconti e degli Sforza hanno conferito alla miniatura milanese grande eleganza, gusto del bello e del raffinato, riscontrabile nella signorilità delle figure.

IL MANOSCRITTO
Il prezioso manoscritto fu miniato da Francesco Binasco, attivo in Milano alla corte degli Sforza tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento.

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