Nuove prestigiose iniziative per San Paolo Patrimonio

Nuove prestigiose iniziative per San Paolo Patrimonio

In occasione del consueto incontro d’inizio anno, tenutosi il 18 gennaio a Roma, con tutte le donne e gli uomini, dipendenti, collaboratori e vertici, della San Paolo Patrimonio, si è fatto il punto sull’anno appena concluso e si sono presentate le nuove direttrici e i nuovi obiettivi.

Durante questo evento, sono anche state presentate le novità che andranno ad arricchire il catalogo già a partire dal mese di gennaio. Opere editoriali e riproduzioni di quadri molto significativi, sia dal punto di vista artistico che dal punto di vista del messaggio che trasmettono, in linea con la missione paolina.

Vitae Sanctorum - Edizione TOP 3
VITAE SANCTORUM Edizione TOP

Per celebrare l’80° anniversario dell’indizione dei santi patroni d’Italia (1939-2019), è stata presentata la nuova grande opera editoriale Vitae Sanctorum, due volumi di grande formato (cm 25,5 x 35,8), fonte preziosa per attingere insegnamenti e stimoli dalle migliaia di santi e beati che hanno accompagnato e accompagnano il cammino della fede dei credenti. Quale che sia l’epoca o il luogo in cui hanno vissuto o l’ambito specifico in cui hanno esercitato il loro apostolato, queste figure sono esemplari compagni di viaggio che ci aiutano a comprendere e a vivere il mistero di Cristo. La peculiarità di quest’opera consiste nell’illustrare le vite dei santi, in ordine alfabetico, sotto molteplici aspetti, di impreziosire i testi con un gran numero di illustrazioni, e di offrire un ricco apparato di indici: l’Indice emerologico (i santi ordinati secondo il mese ed il giorno); l’Indice dei patroni dei Comuni d’Italia (ordinato per Comuni); l’Indice dei protettori di arti e professioni (ordinati sia per protettori sia per arti e professioni).

Vitae Sanctorum - Edizione LUSSO 1
VITAE SANCTORUM Edizione LUSSO

Due sono le edizioni: Top, numerata da 1 a 999, e Lusso, numerata da 1 a 1.999, con certificazione. Si distinguono principalmente per l’applicazione di due icone che rappresentano i santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena sui piatti dei volumi della edizione Top, realizzate con la tecnica degli affreschi e attraverso il supporto della tecnica pictografica, con l’utilizzo dei colori a tempera, le finiture in foglia oro, il gesso per i rilievi. Inoltre, la versione Top è contenuta in un cofanetto in plexiglas appositamente realizzato per esaltare le lavorazioni e ruotabile di 360° per apprezzarne interamente le realizzazioni artistiche. L’edizione Lusso, rilegata con la stessa qualità e gli stessi materiali, propone sui piatti le immagini dei santi patroni in trancia oro, mentre i due volumi sono contenuti in cofanetti rifiniti con gli stessi materiali pregiati delle copertine.

Per quanto attiene alle riproduzioni artistiche dei quadri, sono state presentate due importanti novità: una nuova versione della Madonna che scioglie i nodi, in tiratura numerata e certificata di 199 esemplari di particolare pregio, e una novità assoluta, la Vocazione di san Matteo del Caravaggio. La Madonna che scioglie i nodi segue il grande successo e riscontro di pubblico che ha già registrato la precedente edizione, differenziandosi da questa per le dimensioni maggiori, la realizzazione della centina e la lavorazione in foglia oro che, oltre alla parte superiore della tela, già presente anche nella precedente edizione, si completa su tutta la cornice ed il passpartout , donando un effetto particolarmente ricco e luminoso.

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LA VOCAZIONE DI MATTEO

La Vocazione di san Matteo (Roma, chiesa San Luigi dei Francesi) è un dipinto ad olio su tela di grandi dimensioni (322 x 340 cm) realizzato da Caravaggio verso il 1599 su commissione del cardinale Contarelli, nella cui omonima cappella è tutt’oggi custodito. Vi è raffigurato l’episodio evangelico in cui, per seguire Gesù che lo chiama, il pubblicano (esattore delle imposte) Levi, poi rinominato Matteo, abbandona il suo lavoro. E’ seduto al tavolo insieme con altri quattro, intenti a contare il denaro: tutt’e cinque abbigliati con abiti contemporanei del pittore, mentre Gesù e Pietro, che irrompono dalla destra, indossano abiti propri della loro epoca. Sempre da destra, un fascio di luce illumina in parte ambiente e personaggi, lasciandone il più nell’oscurità. Ad accrescere l’effetto drammatico della scena: il braccio teso con il dito di Gesù puntato su Matteo; l’infisso a croce della finestra; il gesto di Matteo che indica se stesso con fare interrogativo; la figura di Pietro davanti a Gesù; le espressioni di sorpresa o indifferenza degli altri uomini. La Vocazione di san Matteo segna una svolta rivoluzionaria nel modo in cui Caravaggio illumina le sue opere: d’ora in poi la luce diventa “direzionale”, provenendo dall’esterno e da diverse angolazioni. Il dipinto è ricco di metafore: dominante quella della Grazia divina che investe tutti, ma solo uno risponderà alla chiamata di Gesù, trasposizione pittorica del libero arbitrio. Le radiografie eseguite sul dipinto nel corso dei restauri del 1939 e 1965 hanno rivelato che la figura di Pietro è stata aggiunta in un secondo momento, per inserire un riferimento alla mediazione della Chiesa.
La riproduzione del quadro, nel rapporto di 1 a 4 rispetto all’originale, è stata eseguita cercando di impiegare le tecniche ed i materiali utilizzati dall’artista, dopo un lungo e particolareggiato esame e studio dell’originale, sul luogo dove da sempre è collocato. In particolare, ogni copia è stata realizzata a mano, non solo per la pittura, con l’utilizzo di colori ad olio e materiali esclusivamente naturali, ed il supporto della tecnica pictografica che ne garantisce l’esattezza delle forme e dei colori, ma anche per la cornice, in pregiato legno massello di Jeloutung, resistente ai tarli, rifinita con doppio passaggio a mano di tempera rossa e successiva marmorizzazione manuale.

Proprio al giorno di San Matteo di 65 anni fa, il 21 settembre 1953, Bergoglio fa risalire la propria vocazione sacerdotale, tanto che il motto di papa Francesco, miserando atque eligendo, è tratto dalle omelie di San Beda il Venerabile, il quale, commentando l’episodio evangelico della vocazione di San Matteo, scrive: «Vidit ergo lesus publicanum et quia miserando atque eligendo vidit, ait illi Sequere me» (Vide Gesù un pubblicano e siccome lo guardò con sentimento di amore e lo scelse, gli disse: Seguimi).
«Capire la misericordia del Signore», conclude Francesco, «è un mistero; il mistero più grande, più bello, è il cuore di Dio. Se tu vuoi arrivare proprio al cuore di Dio, prendi la strada della misericordia, e lasciati trattare con misericordia». (da “Famiglia Cristiana” 21/09/2018 Il Papa celebra la Messa nella festa di San Matteo).

L’esemplare n.0 è stato commissionato da papa Francesco ed è stato posto nella sua abitazione privata a Santa Marta, in Vaticano. Il quadro è realizzato in 199 esemplari numerati e certificati.

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La presentazione delle opere è stata affidata al Prof. Sandro Barbagallo, direttore delle collezioni storiche dei musei vaticani e del tesoro di San Giovanni in Laterano.

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