Le Madonne raffaellesche, oggettivamente bellissime, sono forse fra le più conosciute, ammirate e riprodotte dell’intera storia dell’arte occidentale. Si caratterizzano per la straordinaria eleganza formale, per l’equilibrio della composizione, per la profonda e intangibile serenità emanata dai personaggi rappresentati. Maria è sempre pacata, materna e dolcissima, talvolta pensosa e tuttavia mai dubbiosa o turbata. Ella incarna un senso religioso profondamente radicato nella tenerezza. Anche quando contengono simboli che rimandano a significati complessi, i quadri di Raffaello appaiono comunque naturali, immediatamente fruibili.
IL VOLUME
Di grande formato, con centinaia di foto, a piena e doppia pagina, con dovizia di particolari, presenta la ricca produzione di Raffaello Sanzio: ben 47 raffigurazioni della Madonna, realizzate durante la sua intensa, se pur breve vita, conservate e ammirate nei più importanti musei del mondo. Uno dei suoi soggetti preferiti è appunto Maria, la Madre di Dio, al contempo amata madre, come la sua, perduta troppo presto e mai dimenticata. Il 6 aprile di cinquecento anni fa, veniva prematuramente strappato alla vita il divino Raffaello Sanzio da Urbino, trentasettenne pittore, architetto, scenografo, letterato e poeta, che nella sua breve ma intensissima carriera, collezionando successi e accumulando ricchezza, “non visse da pittore, ma da principe”. Quest’opera ha l’intento di rappresentare la vita del Maestro, il suo tempo e le committenze, attraverso il soggetto da lui maggiormente amato, Maria come Madre appunto, nella sua continua e sempre insoddisfatta ricerca di affetto.
Completa il volume l’Indice cronologico topografico dell’opera pittorica di Raffaello.
L’AUTORE DEL SAGGIO
ALCUNE DELLE OPERE DESCRITTE NEL VOLUME