Le Madonne raffaellesche, oggettivamente bellissime, sono forse fra le più conosciute, ammirate e riprodotte dell’intera storia dell’arte occidentale. Si caratterizzano per la straordinaria eleganza formale, per l’equilibrio della composizione, per la profonda e intangibile serenità emanata dai personaggi rappresentati. Maria è sempre pacata, materna e dolcissima, talvolta pensosa e tuttavia mai dubbiosa o turbata. Ella incarna un senso religioso profondamente radicato nella tenerezza. Anche quando contengono simboli che rimandano a significati complessi, i quadri di Raffaello appaiono comunque naturali, immediatamente fruibili.
IL VOLUME
Di grande formato, con centinaia di foto, a piena e doppia pagina, con dovizia di particolari, presenta la ricca produzione di Raffaello Sanzio: ben 47 raffigurazioni della Madonna, realizzate durante la sua intensa, se pur breve vita, conservate e ammirate nei più importanti musei del mondo. Uno dei suoi soggetti preferiti è appunto Maria, la Madre di Dio, al contempo amata madre, come la sua, perduta troppo presto e mai dimenticata. Il 6 aprile di cinquecento anni fa, veniva prematuramente strappato alla vita il divino Raffaello Sanzio da Urbino, trentasettenne pittore, architetto, scenografo, letterato e poeta, che nella sua breve ma intensissima carriera, collezionando successi e accumulando ricchezza, “non visse da pittore, ma da principe”. Quest’opera ha l’intento di rappresentare la vita del Maestro, il suo tempo e le committenze, attraverso il soggetto da lui maggiormente amato, Maria come Madre appunto, nella sua continua e sempre insoddisfatta ricerca di affetto.
Completa il volume l’Indice cronologico topografico dell’opera pittorica di Raffaello.
L’AUTORE DEL SAGGIO
Sandro Barbagallo (Catania, 1973) conclusa la Scuola Speciale dell’Archivio Segreto Vaticano si laurea in Storia dell’Arte presso l’Università di Siena. Perito d’arte e antiquariato del Tribunale di Roma, ha collaborato ad alcune grandi mostre al Vittoriano di Roma e curato monografie di artisti contemporanei. Dopo aver scritto di critica d’arte su “L’Osservatore Romano” e collaborato con “Il Giornale dell’Arte” come corrispondente dal Vaticano, dal 2012 lavora per i Musei Vaticani. Autore, tra l’altro, de “Lo Zoo Sacro Vaticano” (CNR, 2007), “Gli animali nell’arte religiosa” (LEV, 2010), “L’Annunciazione nell’Arte” (Musei Vaticani, 2013), “San Giuseppe nell’Arte” (Musei Vaticani, 2013), “Maria, Madre della Misericordia” (Franco Maria Ricci – UTET, 2016), “I Musei Vaticani – Arte, Storia, Curiosità” (Focus Storia, 2016), “La Gendarmeria Vaticana, dalle origini ai nostri giorni” (San Paolo, 2017), dal marzo 2015 è anche Direttore del Museo del Tesoro Lateranense.
ALCUNE DELLE OPERE DESCRITTE NEL VOLUME