De Universo De Rerum Naturis Rabano Mauro secolo XI Montecassino
Nell’Archivio dell’Abbazia di Montecassino, l’antichissimo cenobio fondato da San Benedetto nel secolo VI e punto di riferimento di tutta la vita monastica medioevale, è conservato il preziosissimo manoscritto Rabano Mauro Cassinese, prodotto nella stessa Montecassino al tempo dell’abate Teobaldo (1022-1035) e contenente la grande enciclopedia De Universo o De rerum naturis che Rabano Mauro (780-865), monaco di Fulda e vescovo di Magonza, scrisse in quel secolo IX che fu il cuore dell’epoca e della cultura carolingia.
Il codice, di formato imponente (cm 35×49), è costituito da 530 pagine vergate in scrittura “beneventana” e splendidamente illustrate da oltre 360 miniature a figure e colori vivaci. Ma l’importanza del codice va al di là del già alto valore artistico. Il testo contenutovi – il De Universo – costituisce una delle maggiori enciclopedie medievali e la prima dopo due secoli di silenzio, cioè dopo le Etimologie di Isidoro di Siviglia, cui Rabano Mauro si ispira, ma che supera per grandiosità di concezioni e per intenti di divulgazione. L’opera si presenta, così, come una immensa biblioteca di saperi in cui tutto il medioevo viene a riflettersi: si assommano e si intersecano tradizione biblica e storia della Chiesa, libri e cultura, mondo animale e vegetale, scansioni della vita umana, natura dell’anima e del corpo, mostri e meraviglie, fenomeni celesti e computi del tempo, pesi e misure, minerali e metalli, organizzazione degli Stati, musica, medicina, agricoltura, scienza della guerra, lavoro manuale, alimentazione, oggetti e strumenti di lavoro della vita quotidiana. Non vi è aspetto del medioevo che non venga trattato in questa enciclopedia, la quale assurge a specchio dell’intera civiltà di quell’epoca. Le miniature, inoltre, traducono ogni argomento in scene strepitose, che rendono esattamente il dettato del testo facendo di questo codice un grande affresco dell’ordine universale.
L’opera viene ora proposta in accurata edizione in facsimile autentico di soli 500 esemplari, rigorosamente numerati, stampati da 8 a 12 colori nell’originario formato di cm 35×49, su carta fatta appositamente predisporre. Il volume è rilegato interamente a mano in mezzo vitello marrone, con piatti in legno e legacci; è posto in cofanetto in pieno vitello marrone con impressioni a secco sui piatti. All’edizione in facsimile del codice viene affiancato un volume di 216 pagine, redatto in lingua italiana e contenente i commentari realizzati dai maggiori esperti dell’argomento, coordinati dal prof. Guglielmo Cavallo, docente nell’Università di Roma “La Sapienza” e Accademico dei Lincei, che ha predisposto altresì un secondo volume in lingua inglese contenente una sintesi dei contributi.