I PROMESSI SPOSI

I PROMESSI SPOSI

La SAIE presenta l’edizione d’arte che riproduce in “stile anastatico” l’edizione principe de I Promessi Sposi pubblicata nel 1840 nota come La Quarantana.

La Quarantana è l’unica edizione illustrata approvata da Alessandro Manzoni (per il testo e per le illustrazioni) a tutela dell’opera dalle edizioni abusive dell’epoca. Il lettore potrà così gustare, accanto al testo, i disegni del pittore torinese Francesco Gonin.La Quarantana, includeva anche il testo Storia della Colonna Infame.

LA VITA DI ALESSANDRO MANZONI

Nasce a Milano il 7 marzo del 1785 da Giulia Beccaria, figlia di Cesare Beccaria autore Dei delitti e delle pene, e dal conte Pietro Manzoni (esponente della piccola nobiltà lecchese). I suoi primi due anni di vita li trascorse nella cascina Costa di Galbiate, tenuto a balia da Caterina Panzeri. Questo fatto è attestato dalla targa che tuttora è affissa in questa cascina. In seguito alla separazione dei genitori (la madre dal 1793 convive con il colto e ricco Carlo Imbonati, prima in Inghilterra, poi in Francia, a Parigi), Alessandro Manzoni dal 1791 al 1803 viene educato in collegi religiosi, prima dal 1796 al 1798 presso il collegio Sant’Antonio dei padri Somaschi a Merate e Lugano, poi presso i Barnabiti.

Alessandro Manzoni iniziò negli anni giovanili con composizioni di ispirazione neoclassica. La conversione religiosa determinò una grande svolta anche nella sua attività letteraria. Tra il 1812 e il 1822 compose gli Inni sacri, cinque composizioni poetiche dedicate alle maggiori festività della Chiesa Cattolica: La Resurrezione, Il nome di Maria, Il Natale, La Passione, La Pentecoste. Nel 1821 scrisse le cosiddetteOdi Civili: Marzo 1821, dedicata alle insurrezioni anti-austriache di quell’anno, e Il Cinque Maggio, composta di getto all’annuncio della morte di Napoleone Bonaparte. Tra il 1816 e il 1822 scrisse inoltre due tragedie, Il Conte di Carmagnola (1816) e Adelchi(1822), frutto di un’attenta riflessione teorica sul teatro e sul genere tragico in particolare. L’opera più completa e matura di Manzoni è però il romanzo I Promessi Sposi, scritto in una prima versione (con il titolo Fermo e Lucia) tra il 1821 e il 1823; poi profondamente modificato e pubblicato nel 1827; infine ancora rivisto, questa volta solo nella forma linguistica (i precedenti erano scritti in milanese, ma Manzoni voleva che chiunque potesse leggerlo, e lo riscrisse in ‘italiano’), e pubblicato a dispense tra 1840 e il 1842. Va ricordata inoltre la produzione saggistica di Manzoni, articolata in scritti critici, morali, storici e linguistici.

INCIPIT

“Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all’occhio questa trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l’Adda rincomincia, per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian l’acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni.”

Pregi dell’Opera 

  • Volume: formato 21 x 29, carta uso mano, labbro delle pagine in oro, rilegatura in cuoiosim, scritte e fregi impressi in oro e pastello. In cofanetto.
  • Immagini: 565 disegni del pittore orinese Francesco Gonin (1808-1889), in bianco e nero con effetto litografico, e 13 foto del Manzoni e della sua famiglia.