Carta del Regno di Napoli 1700

Carta del Regno di Napoli 1700

Il Mar Tirreno Meridionale era « Mar Tirreno del Regno di Napoli »
Nel 1700 alla morte senza eredi di Carlo d’Asburgo gli succedette Filippo IV dei Borbone di Spagna. In quello stesso anno fu realizzata questa carta (corretta poi in “1702” con un evidente ritocco).
Acquaforte e bulino, con coloritura all’acquerello e tempera.
Scala di 60 miglia communi d’Italia pari a mm 127, scala 1:870.000 ca.
Costituisce una porzione dell’unico esemplare conosciuto di una più ampia carta murale dell’Italia, incisa su lastra in rame, straordinaria per bellezza e rarità.

L’AUTORE
Paolo Petrini, editore, incisore e libraio attivo in Napoli tra il 1692 e il 1748. Oltre che di carte geografiche, fu autore di due volumi sui Palazzi e sulle Chiese di Napoli e di una raffinata veduta della città pubblicata nel 1698. L’Atlante Partenopeo – in cui il Petrini inserì questa carta – fu ristampato con aggiornamenti nel corso di buona parte del secolo XVIII.
Tutta la sua opera è estremamente apprezzata da studiosi e collezionisti.

Cartiglio: Maestoso cartiglio nel quale due sirene sorreggono lo stemma dei D’Angiò (fondatori del regno nel secolo XIII) con una corona formata dagli stemmi di Capitanata, Abruzzo Ultra, Terra d’Otranto, Terra di Bari, Abruzzo Citra, Basilicata, Principato Ultra, Terra di Lavoro e C. di Molise.

Alla Carta del Regno di Napoli è annesso il volume di Paola Presciuttini «Coste del Mondo »,
grande formato (cm 35×32), cartonato con sovraccoperta plastificata, inserito in prestigioso cofanetto di fattura manuale, 180 pagine con oltre 240 illustrazioni.